La psicofonia potrebbe essere più propriamente definita non un metodo di canto, ma uno "yoga della voce". Il suo intento è lavorare per il benessere della persona attraverso il suo suono. La voce umana è l'evento che mette in relazione le percezione interne ed esterne e per renderla libera, armonica, profonda, leggera, efficace, si procede dall'ascolto profondo di sé verso l'espressione.
Negli anni Sessanta del secolo scorso, Marie Louise Aucher, cantante lirica francese, fondò la Psicofonia sulla base delle ricerche da lei stessa condotte sulle corrispondenze vibratorie tra i suoni e il corpo umano. Le mappe di queste connessioni furono depositate presso l'Accademia delle scienze. Le sue scoperte furono impiegate in diversi ambiti di cura, tra cui quello psichiatrico, ma una delle applicazioni più note è quella del canto prenatale, che la Aucher elaborò collaborando con Frederick Leboyer, Francoise Dalteau, Chantal Wertier e Michel Odent.
Per la psicofonia la qualità della voce dipende dalla precisione della nostra coscienza corporea e dalla precisione della nostra ricezione sensoriale. Nelle sedute si lavora sull'equilibrio tra le polarità della persona nei suoi assi di verticalità e orizzontalità, procedendo in senso evolutivo ad integrare le varie componenti del canto (vibrazione, ritmo, melodia, parola) e sull'armonizzazione dei differenti piani dell'essere: fisico, emozionale, mentale, spirituale.
In Italia il lavoro di Marie Louise Aucher è portato avanti da Elisa Benassi, che ha fondato ESSEREVOCE, Accademia Internazionale di Psicofonia: http://esserevoce.xplants.net.
Nell'ambito della psicofonia Fatefaville propone "voce di mamma": percorsi di canto prenatale, training psicofonetico per il parto e canto postnatale. Per donne in gravidanza, coppie, mamme e neonati (da uno a otto mesi).