La vita femminile è intimamente correlata alle variazioni ormonali e variazioni dinamiche degli ormoni sessuali avvengono costantemente durante il ciclo mestruale e nelle diverse fasi della vita, dal menarca alla menopausa: cambi ormonali che colpiscono la laringe e le corde vocali, influendo sulla produzione vocale.
Grandi labbra, collo dell'utero, cervice: il linguaggio mette in relazione immediata l'apparato vocale e i genitali. Ina May Gaskin, autrice de “La gioia del parto”, osserva che “le donne le cui bocche sono rilassate e aperte durante il travaglio e il parto raramente hanno bisogno di punti” e consiglia di utilizzare vocalizzazioni per “portare al massimo la capacità di apertura degli sfinteri”. In passato questo legame era ritenuto così stretto che nella letteratura greca e romana si afferma che fosse possibile diagnosticare la perdita della verginità di una ragazza dal mutamento del suo tono vocale, che si abbassava.
Uno studio recente rileva che il 30 per cento delle donne che soffrono di disfunzioni alle corde vocali ha subito una violenza sessuale durante l'infanzia (Catherine Blackledge, Storia di V).
Il foniatra Diego Cossu (I Care, XXXI;2:58-63) dimostra come nelle donne le fluttuazioni degli ormoni sessuali influenzino l’attività delle corde vocali e la produzione della voce parlata e cantata: le variazioni dell’epitelio laringeo e vaginale durante il ciclo mestruale e nella menopausa sono sovrapponibili, come rilevato da esami citologici effettuati su striscio. Inoltre recettori per estrogeni, progesterone ed androgeni sono stati trovati all’interno delle mucose della laringe.
L’importante correlazione tra voce e ormoni è comprovata dal fatto che trattamenti ormonali con effetti androgenici, usati in alcune discipline sportive femminili che richiedono elevate performance muscolari, causano modificazioni vocali irreversibili, come l’abbassamento della frequenza fondamentale (F0), oltre a variazioni istologiche del tessuto muscolare, disfunzioni della coordinazione e della propriocezione.
Nei primati la voce femminile viene percepita dai maschi come codice per stabilire se la femmina è pronta per l’accoppiamento ed è plausibile che meccanismi simili siano presenti nel genere umano. Secondo uno studio del 2003 (Collins e Missing), tra i principali “indici di attrazione” delle donne risulta la voce; in particolare tonalità vocali alte e modulate segnalerebbero livelli più alti di estrogeni, recepite dai maschi come provenienti da donne più giovani e più fertili.
La vita femminile è intimamente correlata alle variazioni ormonali e variazioni dinamiche degli ormoni sessuali avvengono costantemente sia durante il ciclo mestruale, che nelle diverse fasi della vita: iniziano alla pubertà, fluttuano durante l’età riproduttiva e declinano drasticamente in menopausa.
Tali cambi ormonali colpiscono la laringe e le corde vocali, che a loro volta agiscono sulla produzione vocale.
C’è infine un’affinità nella produzione ormonale connessa al raggiungimento del climax nella mestruazione, nel coito, nel parto (legata in particolare alla secrezione di ossitocina, il cosiddetto “ormone dell'amore”). Queste situazioni, come scrive Michel Odent ne “Le funzioni degli orgasmi”, sono accomunate da un’intensa risposta a tutti i livelli del sistema neuroendocrino, alterazioni nello stato di coscienza, sospensione della percezione del tempo e stati emozionali trascendenti.
In tutte queste circostanze la voce, se lasciata libera di esprimersi, si comporta in modo peculiare, abbassandosi di tessitura e vibrando il bacino, dove si sposta la polarità energetica dell’organismo e da dove si propagano le onde della pulsazione uterina che espelle l’endometrio nel mestruo, libera l’orgasmo nel coito e il bambino nel parto.
In questo quadro si rivela estremamente interessante l’utilizzo della voce come leva per attivare un processo trasformativo, a partire dall’esplorazione dei bisogni fisiologici, per giungere ad unificare in senso evolutivo il pensiero e il sentire profondo della donna. La voce rappresenta fisicamente e metaforicamente una terra di confine tra corpo e mente e si rivela uno strumento di grande efficacia nel favorire il benessere: intrinsecamente olistico, per sua natura investe tutti i piani della persona.
Nel canto infatti vengono coinvolte strutture del linguaggio (ritmo, altezza sonora), del corpo (respiro, investimento muscolare, gestualità, effetti vibratori), del pensiero (il testo, le immagini ad esso collegate),
nelle due direzioni fondamentali di ricezione ed emissione, attitudine passiva e attiva. Un'alternanza di polarità che nell’ambito delle manifestazioni della biologia femminile (sessualità, mestrualità, maternità) riveste un’importanza cruciale.
Cristina Pietrantonio, 20 gennaio 2018