Se spostassi le lancette della macchina del tempo a 200.000 anni fa, mi troverei accanto ad esseri legati tra loro da rapporti strettissimi, emotivi. Comunicherei con pochi simili, una banda di 12-20 persone, un “corpo unico”, in cui ciò che accade all’altro accade anche a me. In quell’era si comunicava con il suono della voce, nelle sue mille sfumature possibili.
Continua